28.5.08

Sensazioni da biker

La maggior parte dei motociclisti lo hanno provato almeno una volta nella vita, io lo chiamo “il momento”.
Saint-Tropez alle spalle, mare tosto sulla destra, vento di fortunale, nuvole basse, spiagge deserte, aria salata e fresca, luce autunnale ma è quasi estate. Il ritorno a casa non è un granchè (non lo è mai) alzo spesso l’indice ed il medio dalla frizione, decine di “fratelli” contraccambiano e rispondono allo stesso modo, quaranta all’ora di media, gioco di terza e quarta, nemmeno piego, “la” ascolto e basta, apatia o attesa? E’ come camminare sulla scala mobile, fino all’Esterel quando tutto d’improvviso si colora di rosso mattone, profumo di pino, scalo, terza e seconda, su di gas, cantano le screamin' eagle, luce, salita, apro e piego, tornante, calore, olio bruciato, terrarossa, frizione, sassi, sfreccio: 80, 90, 100! Grido a squarciagola…"cazzo ho perso il pedalino del cambio!!!, maledette vibrazioni". Ci sto dentro in questo momento che dura troppo poco, ed è bellissimo come la mia moto.

Hei…Spadino65

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