22.10.08

A chi l'ala verde e quella viola?

Dal Corriere della Sera di oggi



WASHINGTON – Il regno dei "Mongols" è nel sud della California. Partendo da West Covina e Montebello, la gang di motociclisti ha creato un piccolo impero del crimine. Traffico di anfetamine, omicidi, prostituzione, racket. Compiuti da una banda di 600 elementi, quasi tutti di origine latino-americana. All’alba di martedì gli uomini dell’Atf (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms) hanno lanciato una massiccia operazione attraverso gli Usa che ha portato all’arresto di dozzine di «bikers». Una missione difficile e rischiosa. Per mesi quattro agenti si sono infiltrati tra i Mongols insieme alle loro "fidanzate", donne poliziotto. «Se fossimo andati alle loro feste senza una ragazza ci avrebbero preso per gay. Non saremmo stati credibili» ha spiegato un inquirente.

GLI INFILTRATI - E ci sono riusciti nonostante uno dei leader, l’ex "presidente nazionale” Ruben Cavazos, abbia fatto svolgere indagini sui nuovi adepti. Prima, ingaggiando un investigatore privato, ha scavato nel passato dei quattro agenti, poi li ha sottoposti alla macchina della verità. I Mongols sono nati negli anni ’70 quando un piccolo gruppo di "latini" è stato espulso dai più famosi Hell’s Angels che volevano solo bianchi. Così la gang si è sviluppata in proprio, specie sotto la guida di Cavazos, autore di un libro «Onora pochi, non temere nessuno», diventato poi uno dei motti dei criminali. Per poter cucire il logo dei Mongols sulla giacca di pelle, gli affiliati devono superare prove di coraggio e dimostrare obbedienza cieca. Ad uno dei membri è stato permesso di farsi un tatuaggio sulla testa per aver sparato a due rivali. L’organizzazione è da tempo in guerra con gli Hell’s e con "La Mafia", cosca di narcotrafficanti messicani mentre ha stretto alleanza con alcune gang di strada a Los Angeles.

SESSO E ALI - La banda di motociclisti è poi diventata famosa per dare insegne – delle ali di colore diverso – a seconda delle prestazioni sessuali durante dei festini-esami. Chi fa sesso con una donna colpita da una malattia venerea riceve l’ala verde, chi lo fa con un cadavere quella viola. L’operazione di martedì – hanno precisato le autorità – è solo la prima. La gang dispone ancora di risorse notevoli ed è considerata molto pericolosa

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